Possiamo dire senza timori che di business plan ne ha parlato chiunque, credo che anche il mio gatto abbia un’opinione al riguardo. Di base le persone più qualificate per parlare di business plan sono i commercialisti soprattutto quando ci sono soci/richieste di finanziamento.
Il tipo di business plan che compilano le mie clienti è una versione più intima e personalizzata per attività che devono ancora iniziare o che stanno cambiando la loro direzione, nel caso in cui abbiano soci o bisogno di capitale per iniziare lo creiamo insieme alla figura professionale di riferimento.
Tutto parte sempre da un domanda: “hai pensato ad un business plan?”.
Le risposte di solito sono:
- “non mi serve farlo”
- “lo faccio fare a qualcun’altro”
- “sono all’inizio ci penso quando inizio ad avere un po’ di giro”.
Io invece appartengo alla categoria “l’attività è la mia, mi posso fare aiutare ma solo io so cosa posso realizzare ed ottenere”, il che significa che quando ho fatto il mio business plan mi sono scontrata con numeri, desideri e l’opinione del commercialista. Uno scontro a tre davvero interessante… se solo ci fossi arrivata più consapevole e preparata.
In questo blogpost troverai delle indicazioni di massima e vista la vastità dell’argomento affronto un discorso più approfondito durante il secondo modulo di Bette.
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Cos’è un business plan?
Il business plan è una mappa, come quelle che usavamo prima dell’avvento dei navigatori satellitari.
Ti serve non solo per sapere dove stai andando, ma anche per capire quali tappe toccherai, dove potrai fare una pausa, quali tratte richiederanno un maggior investimento economico, quanto sono mediamente trafficate quelle strade e da chi.
Perché dovresti avere un business plan?
Perché non tutti siamo Colombo che puntiamo a raggiungere una terra ed invece scopriamo l’America.
Purtroppo nel mondo del business e delle nuove attività, ci sono altissime probabilità di finire fuori rotta e trovarti mangiata dal Kraken di turno.
Il business plan ti serve per sapere dove stai andando non solo come visione e missione della tua azienda ma anche, e soprattutto, a livello economico.
Chi dovrebbe fare un business plan?
Chiunque abbia un’attività.
Indipendentemente dalla grandezza di partenza, puoi avere l’idea migliore del mondo ma finché non la butti giù e non ne studi la fattibilità è come non averla avuta.
Come dovrebbe essere un business plan?
Chiaro e su misura.
Le voci del business plan sono le stesse per tutti, cambia la modulazione delle risposte a seconda del business.
Se vuoi aprire una panificio gluten free avrai risposte diverse da chi ha uno studio professionale olistico, giusto?
Essendo la tua mappa dovrai orientarti con facilità.
A cosa ti serve il business plan?
- Pianificare le strategie
- Le tattiche e le operazioni future
- Ottimizzare l’uso delle risors
- Misurare e valutare le prestazioni
- Ridurre, per quanto possibile, la soggettività del processo decisionale
- Migliorare la comunicazione esterna ed interna.
Quali sono le voci di un business plan?
Per comodità dividiamo le voci in tre macroaree: panoramica, costi, piano marketing
Panoramica
- Visione/Missione – Brand
- Cliente ideale
- Tipologia Prodotto/servizio che venderai
- Modalità di vendita (offline, online, ibrido)
- I concorrenti: chi sono, cosa vendono, dove e come vendono
- Fiscalità: che tipo di regime adotterai?
Costi
- Obiettivi business divisi nel tempo (6 mesi, 1 anno, 3 anni etc etc)
- Costi personali e costi aziendali (divisi per tipo)
- Prezzo dei prodotti o servizi con relativo costo lordo e netto
- Tassazione
Piano Marketing
- Strategia comunicativa
- Offline (promozione locale, passaparola, gadget, open day, etc)
- Online (ecosistema digitale, scelta dei canali)
Senza neanche vederti sento la tua ansia crescere, perché anche io ci sono passata e ci sono sono stati dei giorni in cui ho odiato così tanto dover affrontare da sola ognuno di questi passaggi che avrei pagato qualunque cifra per una mano (ed ecco perché ho creato i miei percorsi).
Quello che devi tenere a mente è che il tuo business plan è un documento vivente.
Non è scritto nella pietra. Puoi cambiarlo.
Ricordati una frase del presidente Eisenhower: il piano in sé non è l’obiettivo finale. Il processo di pianificazione strategica è dove sta il vero vantaggio.
Non ti resta che pianificare il tuo viaggio ed iniziare l’avventura! Scarica subito il quaderno!