Linkedin: odi et amo

Ora per 5 secondi farò sfoggio dei miei studi liceali, dove oltre le lingue straniere avevo latino, per parlarvi di qualcosa di molto moderno. Linkedin: odi et amo.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Odio ed amo. Perché lo faccia, mi chiedi forse.
Non lo so, ma sento che succede e mi struggo.

Catullo – Carme 85

Ho da sempre un rapporto conflittuale con questa piattaforma, onestamente non me la sento di chiamarlo social ed è un mio limite. L’ho sempre vissuto come un posto dove sfoggiare le proprie competenze e grandi capacità, che ne so “da 30 anni super mega manager exchange develpoment di Lamegamarca”, età anagrafica 25 anni.

Ora al di là delle battute, sono perfettamente consapevole del potenziale enorme di Linkedin e da quando lo uso più assiduamente, stiamo creando un nostro rapporto personale.

Linkedin per me è un esercizio per uscire dal bozzolo e farmi vedere, sono di natura una timida che fa la spavalda, cresciuta in un contesto dove “non importa cosa pensi, io ho ragione” quindi mostrarmi e prendere posizione è un passo avanti non da poco.

Se t’interessa sapere cosa ne penso, sarò brutale.

Mettere il proprio curriculum e le proprie esperienze serve come fare la dieta da Natale a Santo Stefano.

Senza interazione e senza dire la propria è come mettere un volantino per strada con “A.A.A. cercasi …”

Condividere, interagire e collegarsi con persone del proprio settore di lavoro o d’interesse ti stimola a far di più, ad approfondire ed entrare in contatto con altre persone. Forse ti aspettavi un post tattico su come farsi trovare e come crescere anche su Linkedin, arriverà appena ci faccio pace e riesco ad accettarlo.

Ecco cosa ho imparato io:

  • Cura la copertina (dimensione 2000×600 px)
  • Cura l’immagine profilo e se sei open to work usa la funzione specifica così i recruiter ti troveranno più facilmente
  • Url del profilo personalizzata
  • Metti in risalto le attività che più ti hanno appassionato
  • Attestati/diplomi più recenti in bella vista
  • Puoi scegliere di condividere post con 1300 caratteri (spazi inclusi) oppure articoli da profilo personale con 40.000 caratteri a disposizione
  • Linkedin è ormai tra primi motori di ricerca per gli articoli autoriali che vengono così indicizzatottimamente
  • I primi 200 caratteri sono quelli che appaiono in anteprima, giocateli al meglio
  • Non dimenticare le 3 C: consigliare, condividere, commentare
  • Anche su Linkedin c’è la possibilità di fare sponsorizzate a dei costi ancora decisamente elevati

Che dire, ci sarà ancora da approfondire e ci sono sicuramente dei trucchi che ancora non ho scovato quindi ci rileggiamo presto con i vari update.

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