Una vignetta come primo contenuto, perchè?
Non è stato il testo super strategico, ma le keywords sono state studiate ed anche gli hashtag erano mirati. La mia scelta è stata di mettere in azione un un metodo comunicativo semplice e che in quel momento sentivo giusto per la mia cliente, ma come ci sono arrivata a questa idea?
Conoscevo ormai molto bene il profilo di La Ciclista Ignorante il suo è un pubblico eterogeneo dove non tutti sono appassionati di bici o mobilità sostenibile, molti la seguono per la sua filosofia di vita e la sua capacità di dire esattamente cosa pensa.
Però nel suo profilo e nel suo lavoro non sempre si percepiva anche il suo senso dell’umorismo e la capacità di prendere a ridere delle situazioni che manderebbero in sconforto chiunque, pensa chi ha una ciclofficina a Genova?
Così dopo aver sentito l’ennesimo aneddoto di persone che non leggono, non ascoltano e completano il quadro dando opinioni non richieste le ho detto: “ma se facessimo delle vignette?”
L’idea è piaciuta prima di tutto a lei, nel giro di una settimana avevamo già 10 situazioni tragicomiche da raccontare. Quando ho programmato la vignetta numero 1 ero tesa, non perché non fossi sicura della mia idea o del contenuto ma per l’emozione.
Il primo contenuto per un cliente volevo che rappresentasse una aspetto del suo carattere ancora poco conosciuto: ridere anche quando sembra impossibile.
Com’è andata quella prima vignetta? Beh un successo e così quelle dopo, magari non tutte con numeri da capogiro ma l’effetto collaterale è stato quello che avevo auspicato.
Il profilo ha assunto un tono più leggero mantenendo la serietà dei contenuti, inoltre abbiamo fatto passare dei messaggi piuttosto chiari ai suoi clienti: i consigli intelligenti e costruttivi sono i ben accetti, gli altri meglio affogarli nello spritz.
Ora, la folle idea d’usare una vignetta come primo contenuto può sembrare una scelta coraggiosa ed azzardata però la realtà è che ogni contenuto deve essere cucito sul tuo cliente.

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